Elementi Di Psico-Oncologia Per La Gestione Dell’impatto Emotivo Del Cancro Su: Pazienti, Familiari Ed Equipe Curante
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ATTENZIONE !
Il corso è in promozione a 49 euro sino al 30 aprile 2024, dopo il costo aumenterà.
DATA SVOLGIMENTO: 15 Aprile 2024 – 01 Aprile 2025
DISCIPLINE ACCREDITATE: Tutte le professioni sanitarie.
RAZIONALE SCIENTIFICO
Oggi di cancro si può vivere e sempre più a lungo. Ma come può essere vissuta la vita da chi ha alle spalle una diagnosi di cancro?
Il cancro è una malattia che entra violentemente nella vita delle persone interrompendone bruscamente la continuità e colpendo tutte le dimensioni dell’esistenza: psicologica, fisica, umana, spirituale. Durante le diverse fasi della malattia, il confronto con una diagnosi vissuta quasi sempre come una minaccia/sentenza di morte, aggiunto al peso fisico ed emotivo delle terapie oncologiche e dei trattamenti medici necessari che, oltre a comportare una profonda stanchezza che si ripercuote su molti aspetti del vivere, toccano la sfera dell’identità personale, possono scatenare livelli più o meno severi di distress psicologico.
Nello scenario attuale, in cui le cure oncologiche pongono al centro del percorso terapeutico la persona, l’interdisciplinarietà e l’integrazione multiprofessionale diventano un requisito indispensabile per l’attuazione di un sistema di cura che riconosca e sostenga la globalità dei bisogni del malato e della sua famiglia con l’obiettivo di migliorarne la Qualità della Vita, favorirne il miglior adattamento psicologico ed assicurargli un’assistenza globale, continua e coerente sulla base dei bisogni emersi.
Tale approccio integra in maniera sinergica gli aspetti fisiologici e biologici del cancro a quelli psicologici, relazionali e sociali secondo i principi fandamentali della psiconcologia, disciplina a ponte tra l’oncologia e la psicologia/psichiatria il cui obiettivo è fornire un’assistenza olistica ai pazienti affetti da cancro e alle loro famiglie, assicurando che l’attenzione sia focalizzata tanto sul benessere psicologico quanto su quello fisico. La letteratura psico-oncologica, che si è spesa negli anni per valutare l’impatto del cancro sul benessere psicologico, ha evidenziato che la morbilità psichica specifica (con disturbi di ansia e depressione) e generale di sofferenza emozionale (come distress) conseguente alla diagnosi di cancro, riguarda circa il 40% delle persone e che tale sofferenza impatta negativamente sulla qualità della vita, sulla compliance alle cure
Sulla base di questo, è fondamentale che gli operatori sanitari impegnati nella cura e nell’assistenza del malato oncologico e della sua famiglia, acquisiscano competenze multidisciplinari e specialistiche, cliniche e di intervento, che permetteranno loro di:
– imparare a riconoscere le fasi di elaborazione della malattia oncologica, necessarie alla gestione delle patologie oncologiche croniche, in modo da poter aiutare i pazienti a riconoscere e gestire le emozioni complesse scaturite dalla diagnosi, dal trattamento e dall’evoluzione della malattia, come paura, ansia, depressione e rabbia, oltrechè sostenerli nell’adattamento alla nuova realtà,
– Offrire supporto emotivo ai familiari e caregiver, aiutandoli a gestire lo stress e la fatica emotiva conseguenti alla malattia e sostenendoli nell’accettazione dei cambiamenti nella dinamica familiare e nei ruoli causati dalla malattia.
– conoscere le conseguenze psicologiche causate dalla malattia e gli aspetti che possono rendere l’esperienza del malato oncologico suscettibile alla comparsa di disturbi psicologici che possono inficiare il benessere e le sicurezze del malato e dei suoi familiari, oltrechè ostacolarne il percorso di cura. Ogni paziente ha bisogni, valori e credenze uniche; è necessario imparare a riconoscere i punti di forza e le debolezze di ciascun individuo e della sua famiglia in modo da poter personalizzare gli interventi cosicchè possano rispondere alle singole e specifiche esigenze psicologiche e sociali.
– stabilire una comunicazione aperta ed empatica con il paziente ed i suoi familiari. L’empatia e la compassione (dal latino “cum patior” – soffro con) sono fondamentali nell’assistenza ai pazienti oncologici, in quanto favoriscono lo stabilire una connessione profonda che permette di discutere le diagnosi, le opzioni di trattamento, le aspettative e i sentimenti in modo rispettoso e costruttivo.
– facilitare la creazione di un’alleanza terapeutica solida e stabile all’interno della relazione medico/ paziente/ famigliare che consenta loro di integrare la malattia nella propria esperienza di vita e trovare un senso a ciò che è successo attraverso il potenziamento dell’autonomia dei pazienti nelle decisioni relative alla loro cura e alla gestione della malattia e della loro capacità di adattarsi alle sfide poste dalla malattia e dal trattamento.
– creare una collaborazione multidisciplinare tra oncologi, infermieri, psico-oncologi, assistenti sociali, fisioterapisti, nutrizionisti e altri professionisti sanitari che favorisca un’assistenza coordinata e comprensiva per ogni singolo paziente.
Responsabile Scientifico Del Corso:
Maria Vittoria Pacchiana
PROGRAMMA SCIENTIFICO
- INTRODUZIONE AL CORSO
M.V. Pacchiana
- L’impatto psicologico della malattia sul paziente oncologico
M.V. Pacchiana
- L’impatto psicologico della malattia sulla famiglia
M.V. Pacchiana
- La comunicazione al paziente e al famigliare
M.V. Pacchiana
- La relazione medico-paziente e L’alleanza terapeutica
M.V. Pacchiana
- L’impatto del cancro sul personale curante: la sindrome del burn-out
M.V. Pacchiana
- ARTICOLI DI APPROFONDIMENTO
- CONCLUSIONE AL CORSO
M.V. Pacchiana